La macchina per cucire o macchina da cucire, o, soprattutto in ambito industriale, cucitrice, è un'apparecchiatura meccanica o elettromeccanica impiegata per unire mediante una cucitura, stoffe o pelli attraverso il passaggio di uno o più fili di cotone o altri materiali per mezzo di un ago oscillante in modo alternato dall'alto verso il basso.
Storia

Vecchia macchina Singer a manovella. Sulla destra, lateralmente, si nota il meccanismo per la formazione del rocchetto per la spoletta

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Una vecchia Singer a pedale; in questo caso il meccanismo per la formazione del rocchetto è ancora sulla destra, ma frontalmente

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Inizio anni sessanta: casalinga che cuce con macchina da cucire della Borletti
L'invenzione della macchina da cucire è piuttosto controversa: brevetti per meccanismi in grado di produrre cuciture furono depositati da Fredrick Wiesenthal nel 1755, da Thomas Saint nel 1790, da Barthélemy Thimonnier nel 1830 e da John J. Greenough nel 1842.

I primi modelli erano azionati a mano: attraverso una manovella applicata al volano, con la mano destra si produceva il movimento dell'ago, della spoletta e l'avanzamento per trascinamento del tessuto, mentre con la mano sinistra si controllava la sua posizione e l'indirizzamento.

Una macchina da cucire dell'italiana Necchi a pedale
Successivamente le macchine per cucire furono a pedale: la movimentazione si otteneva con l'oscillazione di un pedale, posto sotto il tavolino in cui era inserita la macchina e che, collegato da una cinghia, produceva il movimento; entrambe le mani rimanevano libere e quindi disponibili per l'indirizzamento del tessuto.

Oggi il movimento è prodotto da un motore elettrico: il comando d'azionamento della macchina da cucire è dato da un pedale che si schiaccia col piede o da una leva azionata con lo spostamento laterale del ginocchio. La tecnologia di pari passo con l'industria ha ottimizzato l'utilizzo delle macchine con più parti dell'operatore (95% donne), punte e tacco del piede, ginocchio, gomito e chiaramente mani, rendendo l'operaia simile ad un automa, per questo motivo le macchine vengono abbinate a computer rendendole unità automatiche.

Storia dell'industria
L'industria della macchina da cucire nasce agli inizi del XIX secolo, soprattutto negli Stati Uniti. La prima industria italiana a produrne una fu la Salmoiraghi, a partire dal 1877.

L'impiego della macchina per cucire ha velocizzato la produzione (confezionamento) di indumenti e telerie; la maggiore produttività ha fatto abbassare il costo della produzione degli abiti favorendo la creazione dei primi nuclei dell'industria delle confezioni in serie. Il perfezionamento della macchina per cucire ha, in seguito, permesso di meccanizzare anche operazioni quali: ricamo, soprafilo, imbastitura, rammendo, cucitura dei bottoni, occhiellatura.

Struttura delle macchine per cucire

Struttura della macchina per cucire
La struttura tipica della macchina per cucire è formata da una base da cui fuoriesce un montante che, oltre a contenere gli organi di movimento della barra ago e del tendifilo, serve a sostenere il braccio. L'estremità opposta del braccio termina con la testata che supporta la barra ago, il piedino e gli organi che determinano la tensione sul filo superiore. Sotto il piano della base si trovano gli organi che servono alla formazione del punto (Crochet e spoline).

Le macchine per cucire si differenziano, oltre che dal tipo di punto eseguito, anche per la struttura con la quale sono composte e che di conseguenza la differenziano in base all'utilizzo che possono avere.

(Fonte Wikipedia)